In Giappone il 3 febbraio si festeggia setsubun (節分), la vigilia, secondo il calendario lunare, del primo cambio di stagione dell’anno.

In questa data di passaggio, simbolo di rinascita, si purifica la casa dal male dell’anno precedente e si cerca di fare il pieno di fortuna per l’anno nuovo attraverso cibi e rituali tradizionali.

Oni poco temibili in vendita in uno dei miei negozi preferiti, 中川政七商店 | © Ottavia Baldi

Oltre a questo aspetto prettamente augurale (che non fa mai male) il setsubun è anche una festività da non perdere per ragioni più grettamente materiali: in questo periodo negozi, supermercati e konbini si riempiono di gadget e snack meravigliosi a tema oni (鬼 – creature del folklore giapponese simili ai demoni e agli orchi occidentali)!

RITI, TRADIZIONI E CIBI DEL SETSUBUN

Altri oni poco temibili in vendita da 中川政七商店 | © Ottavia Baldi

Mamemaki 豆

Il rituale più famoso del setsubun è quello del mamemaki (豆撒き), il lancio dei fagioli di soia, che può essere celebrato a casa o al tempio.

A casa, un membro della famiglia indossa una maschera da oni e diventa il bersaglio di una raffica di fagioli di soia arrostiti che lo spingono fuori dalle mura domestiche al ritmo della frase “Oni wa soto! Fuku wa uchi!” (“鬼は外! 福は内!” – “Demoni fuori! Fortuna dentro!”).

Il momento del Mamemaki al tempio Zōjō-ji, Setsubun 2022 | © Ottavia Baldi

Nelle celebrazioni al tempio, invece, pacchettini di fagioli di soia e altri piccoli regali vengono lanciati sulla folla da personaggi famosi nati sotto l’animale dell’oroscopo cinese corrispondente a quello dell’anno appena iniziato.

PS: mi raccomando, per il mamemaki non si usano fagioli di soia ordinari ma fukumame (福豆 – “good luck beans”) cioè fagioli di soia tostati – non vogliamo che la sfortuna metta radici una volta sparsa per casa, no?

Fukumame al konbini, febbraio 2022 | © Ottavia Baldi

Fukumame 福豆

I fukumame non servono solo a cacciare gli oni ma vanno anche mangiati. Per accogliere la fortuna del nuovo anno ogni persona deve mangiare un numero di fukumame equivalente alla sua età (più uno aggiuntivo che simboleggia il nuovo anno).

Mangiare 80+ fagioli di soia potrebbe risultare problematico per le persone più anziane quindi è possibile ricorrere a un espediente, il fukucha (福茶 – “good luck tea”) realizzato versando acqua bollente in una tazza di fukumame, shiokonbu (塩昆布 – alghe) e umeboshi (梅干, prugne secche sotto sale).

Per essere sicuri di non rimanere senza, al konbini è possibile prenotare il proprio ehōmaki già da inizio gennaio! | © Ottavia Baldi

Ehōmaki 恵方巻き

L’ultimo rituale di buon auspicio del setsubun è quello di mangiare un ehōmaki (恵方巻き), un rotolo di sushi particolarmente impegnativo che contiene sette ingredienti a simboleggiare le sette divinità della fortuna giapponesi (七福神). Se la scelta degli ingredienti è lasciata al gusto del singolo (o del konbini, nel nostro caso) il modo in cui l’ehōmaki deve essere consumato è rigidamente canonizzato. Per portare fortuna l’ehōmaki non deve essere tagliato (così da non spezzare la fortuna) e va consumato in silenzio, un morso alla volta rivolti nella direzione propizia dell’anno (恵方 – ehō, da qui il nome del roll).

Una cena forse non rilassantissima, ma se serve ad aumentare la fortuna dell’anno direi che siamo tutti pronti.