Il festival dei demoni gatto: Kagurazaka Bakeneko Parade | Tokyo
Ogni ottobre, nel quartiere di Kagurazaka (Shinjuku), centinaia di bakeneko – demoni gatto del folklore giapponese – si radunano per celebrare Halloween e Natsume Sōseki.
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Read moreNel cuore di Shimokitazawa, in un caffè che sembra un po’ una casa sull’albero, le tortine seguono il passare delle stagioni. E il mio nuovo obiettivo è andare a provarle tutte.
Read moreYanaka, conosciuta anche come “città dei gatti”, è una zona di Tokyo famosa per la presenza di una nutrita comunità di gatti randagi. In un sabato di aprile sono partita alla ricerca di un po’ di pet therapy gratuita ma di gatti in carne e ossa non ne ho trovato nessuno. Ho trovato invece un quartiere autenticamente sospeso nel tempo dove, tra negozi second-hand e locali a gestione familiare, si respira ancora l’aria della shitamachi.
Read moreTra gli snack di Nakamise-dori, il complesso templare di Sensō-ji, il parco giochi più antico del Giappone e gli izakaya di Hoppy Street, ad Asakusa non mancano certo le cose da fare. Ma non allungare la passeggiata fino al vicino tempio di Imado sarebbe un peccato.
Read moreIn questi primi sei mesi in Giappone ho scoperto che i negozi più belli sono quasi sempre quelli che si nascondono meglio. Tabineko Zakkaten, per esempio, si trova in una zona residenziale di Zoshigaya, ai confini di Shinjuku, e in un solo pomeriggio è diventato il mio negozio preferito di Tokyo.
Read moreGli onigiri*, piccole pallette di gioia da 108 yen, sono il faro nell’oscurità dei pranzi alla scrivania. Economici, pratici e buonissimi, meriterebbero il titolo di cibo degli dei e un santuario a loro dedicato. A Tokyo il tempio degli onigiri esiste davvero, ma il motivo della sua esistenza è un pochino più complesso.
Read moreIn Giappone il 3 febbraio si festeggia setsubun (節分). In questa data di passaggio, simbolo di rinascita, si purifica la casa dal male dell’anno precedente e si cerca di fare il pieno di fortuna per l’anno nuovo attraverso cibi e rituali tradizionali.
Read moreQuando abbiamo deciso di prenotare una vacanzina a New York sapevamo di voler dormire a Brooklyn.
Oltre ai prezzi più amichevoli, a Brooklyn (Williamsburg, per essere più precisi) si trovavano anche tantissimi posti della mia to-eat list. Abbiamo scelto un albergo poco caratteristico ma che sembrava situato in una posizione comoda (The Pod) e siamo partiti. La scelta dell’albergo si è rivelata ottima, la mia to-eat list pure.
Per mangiare tutto quello che avevo segnato nella mia to-eat list saremmo dovuti rimanere a New York più di un mese, invece avevamo 10 giorni. In questo post ho raccolto i miei mangiarotti preferiti a Manhattan.
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