Celebrare lo scorrere del tempo è un aspetto centrale della cultura giapponese. Questa attenzione per il passare del tempo si riflette in ogni ambito, dalle festività che scandiscono il calendario giapponese agli abiti tradizionali, dall’arte alla poesia. Fino, naturalmente, alla cucina.
Nella cultura gastronomica giapponese, questa celebrazione si manifesta nell’attenzione alla stagionalità, espressa sotto molteplici forme. Dalla palette di colori del cibo e delle stoviglie, agli ingredienti usati, ogni dettaglio è volto a riconoscere e celebrare la stagione presente.
L’esempio più evidente è la cucina kaiseki, che si trasforma radicalmente in base al periodo, sia negli ingredienti che nella presentazione. Ma anche il meno lussuoso quotidiano non è da meno. Basta entrare in un konbini in mesi diversi per scoprire che anche i prodotti della grande distribuzione sono in largha parte edizioni limitate basate sugli ingredienti simbolo del periodo: il melone dell’Hokkaido di agosto, le fragole di dicembre, le patate dolci di gennaio…
Ok, questa premessa molto lunga per dire?
- Che la cultura gastronomica giapponese è un argomento affascinante che voglio studiarla di più
- e che a Kyoto c’è una gelateria che crea gelati ispirati ai fiori di stagione.
(THISIS)SHIZEN è un café all’interno di un negozio di fiori specializzato in ice cream bouquet, gelati che riproducono bouquet di fiori.
L’aspetto dei gelati cambia a seconda dei fiori di stagione e la costruzione è interessante. La decorazione floreale è a base di anko (pasta di fagioli dolce usata per i 和菓子 wagashi, i dolci tradizionali giapponesi) mentre all’interno del cono c’è una pallina di gelato alla vaniglia.
Cosa ho ordinato: cono ajisai (ortensia), lo speciale di giugno (1.750¥)
Buono? Snì. La parte all’anko sì, il gelato alla vaniglia insomma.
Ci ricascherò la prossima volta che sarò a Kyoto? Probabilissimo.